Quante volte ci è capitato di usare l’espressione “a fior di pelle” riferendoci a emozioni e stati d’animo? E quanto spesso ci siamo sentiti dire che questi “ci si leggono in faccia”? In effetti, alcune espressioni tipiche del nostro linguaggio sottolineano proprio la connessione tra pelle e cervello, che è molto più intensa e complessa di quanto potremmo pensare. La pelle è l’organo più esteso che possediamo: ci separa e al tempo stesso ci mette in comunicazione con il mondo esterno ed è l’organo di confine tra il “dentro” e il “fuori”. Le sue funzioni però sono molte di più rispetto ad un semplice rivestimento: oltre alle proprietà di barriera negli ultimi anni la ricerca scientifica ha approfondito le caratteristiche che ci permettono di considerarla come un “terzo cervello” (Denda, 2015).

La relazione tra pelle e cervello inizia infatti ben prima della nascita: i due organi originano dallo stesso foglietto embrionale, l’ectoderma, che nelle prime settimane di gestazione si differenzia in epidermide e sistema nervoso centrale. Anche una volta differenziatisi, tuttavia, i due organi rimangono collegati per tutta la vita e, sempre di più, conosciamo i meccanismi e le ragioni di questa stretta connessione. La pelle è, ad oggi, considerata un organo neuroendocrino (Slominski et al., 2012) in virtù della sua capacità di riconoscere, discriminare e integrare diversi segnali provenienti dall’interno e dall’esterno per mantenere l’equilibrio (omeostasi) del nostro organismo, ed è in grado di comunicare con il sistema nervoso, endocrino e immunitario. Le cellule cutanee, in particolare i cheratinociti, producono e rispondono agli stessi neurotrasmettitori presenti nel sistema nervoso centrale, possiedono sistemi di rilevazione degli stimoli termici, meccanici e chimici e secernono ormoni e neurormoni in grado di influenzare lo stato dell’intero organismo e i nostri stati emotivi (Denda et al., 2013). Si ritiene inoltre che la pelle possieda un vero e proprio equivalente periferico dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (Martins et al., 2020), cioè il sistema che regola la risposta allo stress.

Ecco perché la connessione tra pelle e cervello ci spiega molte manifestazioni cutanee dei nostri stati emotivi: c’è una disciplina d’incontro tra dermatologia, psicologia e psichiatria – la psicodermatologia – che si occupa proprio di questo. Ma cos’è un disturbo psicodermatologico? Viene definita come tale una condizione che implica l’interazione tra pelle e stati mentali (Koo et al., 2001), ed in particolare si riconoscono diverse categorie di manifestazioni che rientrano in questa categoria, tra cui i disturbi psicofisiologici e i disturbi psichiatrici secondari (ibidem). Mentre nel primo caso si tratta di manifestazioni dermatologiche possono insorgere o subiscono un aggravamento a causa o in associazione allo stato emotivo (ad es. psoriasi, dermatite atopica, alopecia areata), nel secondo rientrano tutte quelle situazioni in cui la manifestazione cutanea provoca ripercussioni sullo stato psicologico del soggetto (ad es. ansia, depressione, compromissione sociale e della qualità di vita). Da questa distinzione emerge anche un altro aspetto degno di nota, ovvero che il rapporto tra pelle e cervello è bidirezionale: non sono soltanto il cervello e i nostri stati emotivi a influenzare lo stato della pelle, ma è anche quest’ultimo ad avere ripercussioni sul nostro stato psicologico.

Bibliografia:

– M. Denda. Epidermis as the “third brain”? Dermatologica Sinica (2015).

– A. Slominski, et al. Sensing the environment: Regulation of local and global homeostasis by the skin neuroendocrine system. Advances in anatomy, embryology, and cell biology (2012).

– M. Denda et al. How does epidermal pathology interact with mental state? Medical Hypotheses (2013).

– A.M. Martins et al. The brain-skin connection and the pathogenesis of psoriasis: A review with a focus on the serotonergic system, Cells (2020).

– J. Koo, Psychodermatology: The Mind and Skin Connection, American Academy of Family Physicians (2001)

Autore:

Psicologa
Dott.ssa Anna Marras

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QUANDO PENSIAMO A UN PRODOTTO,
PENSIAMO ALL’ARMONIA TRA PELLE, ANIMA E NATURA.


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