Nell’Universo, ogni cosa è Energia in movimento, sia essa in forma più sottile, come i pensieri, che non sono percepibili attraverso i sensi ma non per questo meno presenti, che in forma più densa, come i pianeti, che girano sospesi nel vuoto intorno all’invisibile (citando Battiato), in moto perpetuo.

Delle cose che fanno parte della nostra esistenza, molte le abbiamo sperimentate attraverso gli organi di senso, che ci permettono di conoscere e riconoscere l’energia che ci circonda. 

La pelle, avvolgendo il nostro corpo, ci permette di ricevere dall’esterno un’infinità di informazioni, prima tra tutte, la percezione dei nostri confini fisici.

Questa delimitazione è tutt’altro che banale. Ha catturato la nostra attenzione dalla nascita e per tutta l’infanzia, permettendoci di conoscere il mondo e ripercorrere fin dalla gestazione, le fasi evolutive della vita sulla terra.

Che cosa differenziò le prime forme di vita dal brodo primordiale in cui erano trasportate?

Una membrana esterna, che nel percorso evolutivo di millenni, sarebbe diventata la pelle!

Attraverso la pelle quindi, osserviamo una primissima manifestazione di individualità, a cui fa immediatamente seguito la necessità di comunicazione e scambio con l’esterno: occorre un ingresso per le sostanze nutrienti, senza le quali la cellula andrebbe incontro al deperimento e un’uscita per le sostanze di scarto, che diversamente avvelenerebbero l’organismo.

Da qui, inizia l’evoluzione! Le cellule cominciarono ad unirsi in piccoli gruppi per aumentare le possibilità di sopravvivenza. Ciascuna si rese utile specializzandosi nello svolgimento di una funzione specifica. Sono occorsi millenni prima di veder comparire esistenze più complesse, dotate di organi ed apparati.

Siamo dei piccoli mondi in movimento, di cui il corpo è la sola parte visibile. Ogni cellula nel nostro corpo svolge una funzione e collabora con altri milioni di cellule per dar vita ad un unico essere dotato di una coscienza in grado di mettere in relazione corpo, mente ed emozioni!

La Medicina Ayurvedica e la Medicina Tradizionale Cinese hanno sempre considerato l’essere umano nella sua interezza 

La salute era da ricercarsi in uno stato di armonia tra corpo mente ed emozioni, differente per ciascun individuo. 

Che cosa accomuna ogni essere vivente? 

Le relazioni, lo scambio: il ricevere e il dare, l’inspiro e l’espiro.

Le Medicine Antiche sapevano che lo scambio è ciò che definisce la vita: dalle minuscole cellule agli esseri umani alle stelle, perché ogni cosa è frutto di un’unica energia in movimento. 

La Medicina Tradizionale Cinese colloca la pelle all’interno dell’Orbita Funzionale Metallo (in tutto sono cinque: Terra, Fuoco, Acqua, Legno e Metallo) insieme a Polmoni e Intestino Crasso con cui ha un forte rapporto sinergico. Questi tre organi si occupano di scambiare nutrienti ed informazioni con l’esterno e dello smaltimento delle sostanze tossiche.

Che cosa fare nella pratica perché il nostro corpo sia sano e armonico?

Imparare a prendercene cura.

Così come prestiamo attenzione all’alimentazione affinché sia il più possibile bilanciata e sana, altrettanto importante è la cura che meriterebbe di ricevere la pelle, attraverso una corretta pulizia, idratazione e nutrimento.

Avere Cura è anche il principio chiave dell’Orbita del Metallo: se gli organi del nostro corpo fossero un clan, in cui ciascuno ha la sua funzione, a questo gruppo verrebbe affidato il compito della “Tutela del Nido”, che garantisce al gruppo la sopravvivenza attraverso la cura (nutrimento e pulizia) della discendenza.

L’Emozione associata al Metallo è la Tristezza in una concezione che per gli occidentali è simile a quella della Riflessione, come capacità introspettiva di sapersi prendere cura di sé e degli altri.

E tu, come ti prendi cura di te?

Bastano poche e semplici mosse.

  1. Definisci i tuoi confini: lo spazio fisico, emotivo e mentale di cui hai bisogno e impegnati a comunicarlo amorevolmente. In questa maniera, aiuterai gli altri a rispettarti e a riconoscere a loro volta i loro spazi ed onorarli.
  2. Definisci il tuo tempo: impara a dedicarti piccoli momenti di piacere durante la giornata.

Anche spalmare una crema viso o un olio per il corpo dopo la doccia, può diventare un prezioso momento di intimità.

E’ il modo con cui compiamo certi gesti e l’attenzione che vi dedichiamo a renderli speciali.

Tutte le attività a contatto con la natura e le attività sportive ci riconnettono con il nostro corpo.

  1. Stabiliti il tuo spazio e i tuoi confini, puoi dedicarti… alle pulizie!

Così come manteniamo puliti il nostro corpo e l’ambiente in cui viviamo, è utile imparare a prestare attenzione anche alla qualità e alla pulizia dei nostri pensieri, affinché producano emozioni che portino armonia e salute nel corpo e nella mente.

Provare ad impegnarsi anche solo in una di queste attività genererà una nuova abitudine. Nel tempo vivrai con maggiore soddisfazione e gioia, con beneficio anche di chi ti è vicino, perché siamo tutti connessi.

Autrice dell’articolo:

Valeria Billi

Insegnante di Hatha e Vinyasa Yoga, Pilates e Ginnastica Posturale

FB: Trilly Valeria Billi e La Casa del Ben-Essere

IG: trillybilli86

Bibliografia:

  • Malattia ed Evoluzione di Fabio Elvio Farello
  • Metamedicina 2.0 di Claudia Rainville
  • Diagnosi e cura secondo l’ayurveda. Nidan-Chikitsa. Principi filosofici, trattamenti, prevenzioni e autoguarigione Swami Joythimayananda
  • Stretching dei Meridiani di Gianna Tomlianovich

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QUANDO PENSIAMO A UN PRODOTTO,
PENSIAMO ALL’ARMONIA TRA PELLE, ANIMA E NATURA.


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